mercoledì 31 gennaio 2007

Quanti soldi vuoi per quel bug?


Appena nato, ha già le sue magagne. Windows Vista, il nuovo sistema operativo di Microsoft, è sotto il tiro dei pirati informatici che vogliono scardinarne le difese per distruggerlo. E questo malgrado le consistenti migliorie per la sicurezza che il prodotto della casa di Redmond presenta.

Il lancio di un software come Vista ha attratto l’attenzione degli hacker “cattivi” come il miele le mosche. La minaccia all’integrità del sistema innovativo, fra l’altro, suscita serie preoccupazioni perché esiste tutto un mercato per la compravendita dei bug da sfruttare per provocare danni nei codici. Spieghiamoci meglio: chi trova una falla del programma la mette all’incanto per cederla al miglior offerente.

Il fenomeno in ascesa è descritto dal New York Times. Il giornale racconta che fino a pochi anni fa, i pirati informatici utilizzavano le loro scoperte senza pensare al denaro che avrebbero potuto ricavarne. Magari inventavano un malware in grado di provocare sconquassi attraverso quella determinata vulnerabilità, beandosi della gloria e dell’onore tributati dai loro simili. Ora ai teppisti per così dire “senza fini di lucro” si sono sostituiti veri e propri professionisti, che usano i bug per arricchirsi.

Alcune società come iDefense Labs e TippingPoint raccolgono informazioni sui “bachi”, e poi le rivendono a privati e agenzie governative che fanno della sicurezza informatica una priorità assoluta. I “freelance” di iDefense - coloro che vendono tali scoperte alla società - hanno scoperto 305 falle in programmi di uso comune solo nel 2006; iDefense ha già offerto 8 mila dollari alle prime sei persone capaci di trovare falle in Vista, più altri 4 mila a chi sviluppi il software necessario a sfruttarle.

Ma le cifre più consistenti sono quelle offerte dai malintenzionati interessati a truffe e furti di identità. Esplorando i meandri di Internet si trovano siti e forum in cui le falle vengono vendute a caro prezzo: a dicembre, un bug di Vista era venduto su un sito rumeno per la bellezza di 50 mila dollari; il New York Times dà notizia di un giovane americano che con questi traffici si sarebbe pagato addirittura le rette del college.

Microsoft, in tutta risposta, promette un ringraziamento pubblico a chi le segnalerà una falla nei suoi programmi. Beh, non tutti si accontentano di una stretta di mano…


Fonte: Rai.it

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